L’ultimo giapponese

Occhio, proteggetevi. Perché c’è qualcuno che spara ancora. Non lo sa che la guerra è finita. Che a Corsano ora c’è un sindaco.

Nessuno lo ha avvertito, lì nella giungla di cui si sente il re. Hiroo Onoda è convinto che ancora ci sia un nemico da combattere. E lo fa con energia e coraggio. Solo contro il mondo. Fino alle estreme conseguenze.

Siamo sullo Jonio, è vero, e non nel Pacifico. Ma lo spirito è lo stesso e il nostro eroe non demorde. Statene certi: non si fermerà ancora per molto e a muso duro urlerà contro tutti il suo urlo di battaglia.

Scherziamo? Mica tanto. Neppure si è smaltita la sbornia della vittoria dei fan di Stasi che già i nostri ultimi giapponesi si sono messi all’opera. In verità, in questa loro guerra, non si sono mai fermati.

Non è un’isola sperduta del Pacifico a ospitare tanto, tardivo eroismo ma il Social di turno. Con l’ultimo giapponese che pesca ovunque pallottole per colpire il nemico neo sindaco e chi crede sia suo alleato.

Chi glielo va a dire che la campagna elettorale, a Corigliano Rossano, è finita? E che ha vinto Flavio Stasi? Chi glielo spiega che ora è il caso sì di essere critici ma di cercare anche soluzioni comuni?

Ci vuole coraggio. In alcuni casi anche… stomaco. Perché i nostri due o tre ultimi giapponesi locali sono arroganti più che eroici. E c’è poco di nobile nella loro resistenza a oltranza. Ah, quanti danni fa l’Ego.

E va bene, allora. Si vada avanti. E se l’ultimo giapponese vuole ancora sputare bile e veleno, lo faccia. Contro chiunque, anche in barba al buon senso e alla memoria. Combatta pure contro il mondo e sé stesso.

Prima o poi si arrenderà… all’evidenza. Fino ad allora, ridiamoci su.

(Corigliano Rossano, 12 giugno 2019)

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