Tolosa 2015 – La bella Italia

A che ora andiamo in auto? Ah sì, l’appuntamento è per dieci minuti prima le 10 – e pare un gioco di parole. Non ho voglia di fare colazione. Preferisco prendermela comoda qui, nel caldo buono della mia camera.

Rai 1 continua a predicare qualcosa, tanto chi ci fa caso. Oddio come passa il tempo, giù subito e di corsa. Almeno per un caffè.

“Non ci andare proprio, il caffè…”: scuote la testa e il suo viso disgustato mi dice tutto. Da ieri sera ha deciso di darmi del tu, “Ovviamente fallo pure te, eh”. C’è poco da fare, il maestro Montaldo mi sta troppo simpatico. Ma si, mi dia del tu-voi-essi e loro insieme, come cacchio gli passi per la testa. E ci mettiamo a parlare.

“Ovviamente” io continuo a dargli del lei. Ma non lo seguo fuori quando va a fumare, corro in stanza e scendo giusto per salire in auto e approdare dove si tiene il meeting “Ritals”. La giornata è tersa, la città sembra ancora addormentata. Ma forse no, la gente è altrove per il week end. Qui da stamattina le scuole sono chiuse per due settimane, si va sui Pirenei per approfittare della neve presente in abbondanza. Meglio così, meno caos in giro.

La sala del Consiglio regionale è un bell’anfiteatro coperto. Vi regnano la tecnologia e l’organizzazione. Il programma di giornata inizia con un pizzico di ritardo. Il mio amico Rocco Femia è brillante nel condurre i giochi. Qualche ospite manca: il maltempo ha bloccato in Italia il sindaco di Bologna. Ce ne faremo una ragione.

L’evento entusiasma. Vedo persone in sala che si commuovono. Forse si tratta di italo-francesi. Forse è solo una carezza del cuore che si materializza per qualche istante qui, poco importa. Succede e basta. Fino a che si smonta tutto il carrozzone e ognuno torna a casa sua. Mi accompagnano in hotel, vicino piazza du Capitole.

Dimentico nell’auto del mio “Virgilio” la macchina fotografica, la riavrò poche ore dopo. Peccato: perché Tolosa a sera è spettacolare. Comunque giro, aspettando le 21 e il cocktail voluto da Rocco in un locale particolare, un’esplosione bianca celata nei vicoletti della città del Midi.

Il buffet è abbondante anche qui. I formaggi sono ottimi, le creme da spalmare hanno gusti forti, pure quelle buone per chi, come me, annuncia ogni volta di essere vegetariano. Un po’ ci conosciamo tra gli “amici di Rocco” e ci cerchiamo, la serata passa via in fretta. Andiamo a letto o giriamo a “fare mezzanotte”?

Giriamo. In tre, i più coraggiosi. Paola Cairo e Maria Grazia Galati editano la rivista “Passaparola Magazine”. Ci lavorano in Lussemburgo: anche loro fanno parte di quella Italia che ha fatto la valigia e ci ha messo anima e cervello. L’Italia senza fronzoli che si fa onore per il Vecchio Continente.

Un the caldo e ciao, a domani. In albergo si sta bene. Anche se ho solo Rai 1 come compagnia. Meglio qualche altra pagina di Eco. Aspettando che arrivi il sonno.

(11 febbraio 2015 – facebook)

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