Volli cogliere, di te, un
attimo: allungai la mano,
lieve, sudata per le
troppe emozioni di quella
mattina. Ti sfiorai per
qualche mollica di
tempo e mi bastò, Altro
non avrei avuto. Né
voluto. Non era scritta
la legge di noi due,
ma entrambi ne sapemmo
ogni minima ombra
d’inchiostro.
“La felicità, dunque? Lo
sai che penso: essa
non esiste”. Litigammo
anche su questa mia
certezza senza un
senso. Poi il temporale
lavò salive di rabbia
e lacrime d’amanti.
Tutto fugge. E noi
chi sa dove siamo ora.
Una sola regola ci salva,
in ogni caso, sai:
le persone disperate sono
le sole con cui vale
la pena litigare.
- l’immagine usata è di: Marzia Amato
(18 luglio 2014)