Che mondo è quello
opaco che imprigiona
un fiore? Ora i nostri
corpi urlano accenti
simili, stretti nello
stesso respiro, in uno
spasimo che a breve
esploderà nella
desiderata liberazione.
Due solitudini non ne
fanno mai una sola
e noi lo sappiamo:
è tempo di respirare,
di vivere di nuovo.
Il tuo sudore sarà
il mio, la mia voglia
la tua forza.
Il nostro Paradiso
si chiama Inferno.
- l’immagine pubblicata è di: Lidia Nina Stigliano
(3 giugno 2014)