SibariTv & il Codice Etico

Le persone vanno. Le idee restano. L’importante è porre dei «paletti», non navigare solo e sempre «a vista». La Libertà è un territorio minato se nessuno rispetta un minimo di «bon ton» reciproco. Allora diventa film western, libertinaggio.

Per questo abbiamo pensato a un Codice Etico prima di inaugurare la stagione delle sottoscrizioni del Progetto della TeleStreet di SibariTv. Ci sarà modo e tempo per spiegare meglio cosa si voglia fare nei dettagli: per ora basti sapere e capire che sentiamo vibrante la necessità di garantire al nostro Territorio una nuova Antenna televisiva. Davvero libera a tutti, pur nel rispetto delle norme.

Proprio l’Accesso a essa ha ispirato il nostro Codice Etico. Chi lo sottoscrive deve sapere cosa vogliamo fare e con quali regole: «libero accesso a tutti». Non ci saranno differenze di sorta. Non ci saranno… «razzismi politici». Il nostro è un limpido «sogno di Democrazia». Chi è abituato a dettar legge, a «comandare», con Noi non ci potrà stare. Al bando ogni tipo di «squadrismo» di Destra o di Sinistra.

Le idee contano e restano, come detto. Le persone passano. Anche quelle che hanno collaborato alla stesura del nostro Codice Etico, compreso il sottoscritto. E qui casca l’asino e si fa male. Perché, appena pubblicato su Facebook detto Codice, in tanti mi hanno bombardato solo per sapere i nominativi di questi stessi componenti il Gruppo di lavoro. Non per dibattere sul contenuto del Documento approntato.

Allora, giochiamo a carte scoperte. Sì, l’artista locale Alfonso Pietro Caravetta ha contribuito alla stesura di questo nostro Codice. Sì, proprio lo stesso Caravetta con cui sto duellando di recente su alcune sue prese di posizione. Ecco, è questo il bello della Democrazia e, se mi perdonate la presunzione, dell’aver «letto due libri». Ci possiamo «ammazzare» con asprezza su alcuni temi ma se poi ci ritroviamo su alcuni principi perché mai non dobbiamo lavorare assieme?

La domanda è così semplice e ovvia da non meritare nemmeno un briciolo di ulteriore analisi. Invece no, già c’è chi mi ha detto che non parteciperà «se c’è pure Caravetta». Altri non ci staranno, lo prevedo già, «se c’è Panio». E così via, ogni volta avendo il mal di pancia per questo o quell’altro nominativo di turno. Io invece ci starò anche se dovesse partecipare il Diavolo: basterà che accetti le regole e voglia bene alle idee del Progetto e al Territorio.

Possono dire lo stesso, per esempio, i «Liberi (?) Ausoni»? Non lo so: a dare ascolto a uno dei responsabili di questo Movimento, Salvino Santelli, loro non parteciperanno per la presenza di Caravetta. Quest’ultimo invece mi ha assicurato che in ogni caso ci sarà, pur con gli «Ausoni» dentro. C’è altro da dire?

In bocca al lupo al nostro Progetto e al suo Codice Etico. Chi ci vuole essere ci stia, chi predica soltanto di «Libertà e Democrazia» resti sull’Aventino. L’epoca dell’olio di ricino è passata da tempo. Dormiremo lo stesso sonni sereni. Non sarà qualche «Libero(?)» in meno a rovinarci la Vita.

Però, peccato lo stesso. C’è chi perde sempre l’occasione di dimostrare che quanto predica risponde davvero alla realtà dei fatti. Sì, peccato proprio…

(18 giugno 2011 – facebook)

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