Una domenica da non pensare

C’è un camion della frutta poco oltre il cinema Metropol di Corigliano. Ci sta il titolare che ride e grida alle auto che passano. “Ha vinto l’Inter emmò tutti i problemi sono finiti”.

Il vento si porta via le sue parole, mentre i clacson intonano cantilene impazzite all’ombra delle bandiere nero-azzurre.
Forse ha ragione l’uomo del camioncino. Ma intanto la gente si diverte e per un po’ dimentica. I guai, i soldi che non ci sono, l’invidia per chi sa sempre spendere. Che facciamo ora, ci perdiamo nell’analisi isterica di come si fanno i soldi dalle parti nostre? Ma no, per carità: “Grande Mourino!”, e così sia.
Che cos’è la Realtà, del reso? La risposta è ovvia, qui in Periferia: è quello che vuoi che sia. La faccia dolce di una medaglia di ottone. Il sorriso oltre la lacrima. La bugia che ti fa respirare e credere in un colore che non c’è. O la memoria che è labile… che non ti fa ricordare… non ti fa capire poi.
Una dissociata mi scrive. Leggo, per curiosità, solo le prime righe e mi basta. E io che mi sento povero, che mi mordo le mani quando non posso ostentare come altri, che mi faccio deprimere da certe maschere che non so mettere. Che non metterò mai. Che dire, allora, della dissociata?
Che domenica. Passa subito, alla fine. E non so, facendo i conti, cosa me ne resti. O forse lo so eccome e mi spaventa. Vedo che ci sono popoli che ridono quando affogano. Vedo che ci stanno presunti intellettuali che si danno un tono soltanto seguendo il vento dell’euro. Vedo che c’è tanta amarezza che mi circonda e tanto, altrettanto, silenzio come suo commento
La dissociata è già sulla via del suo ritorno. Essì, dovrei renderla pubblica la sua lettera, dimostrare di che gente ci circondiamo in questo Sud puttano. Meglio di no, a ognuno la sua battaglia. E la sua Croce. Chi sa dove sarà tornato, invece, l’uomo del camioncino. Chi sa se stasera vedrà la “Domenica Sportiva” o qualche altro programma in Tv.
Forse andrà a letto presto. Lui domani si deve svegliare presto. Altro vento e altre vie lo attendono. Non farà colazione nel bar “alla moda”. Non comprerà neppure il giornale. “Forza Inter”, la sera scivola via. E sabato si replica, c’è la Coppa Campioni. Un altro sogno, ancora illusioni.
Basterà non pensarci troppo. Quasi è già lunedì. Chi si vergogna di chi pensa e di me non ci pensi tanto, ogni cosa va. Panta Rei. Amen.

(16 maggio 2010)

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