Le buone abitudini

Si torna a scrivere. E leggere. Studiare. Perché tra le insidie del Dolore, la pigrizia è la peggiore.

Allora si va oltre l’ennesima cicatrice. Non doveva fare così male, era perfino preventivata: ci sono cose che possono accadere. Devono accadere. Ma poi, lo spieghi tu all’anima ciò che per la testa è così semplice e razionale? D’accordo, ora però in piedi: era appena arrivato Beckett con cui rifare i conti dopo anni di dimenticanza. E poi, lì abbandonata nello studio, c’era quella rivista locale…

Quando devi rialzare il capo, è consigliabile farlo riaccendendo le luci che ti sono più familiari. E rassicuranti. Agli altri le lunghe giornate in spiaggia, lo sport al sapor di salsedine, le belle mangiate a rutti in faccia e risate grasse. Mi trovo un angolo fresco in veranda, metto in ordine il paio di libri in arretrato, apro il pc. E poi sfoglio con calma quel giornale serio che mi hanno regalato prima della tempesta.

E la luce si riaccende. Nessun Dorma, anno II numero 3, maggio 2013: Soqquadro Edizioni. Manco sapevo che fosse esistita una Testata del genere. Ringrazio il cielo di averne chiesto una copia, molto per caso, a uno degli Artisti più originali della zona, Mario Brigante. Il giornale lo edita lui: anzi, lo editava. Ma riprenderà a farlo, mi spiega. Anche se costa permettersi un lusso del genere (pubblicare/pensare).

Chi sa parlare definirebbe questa bella sorpresa che mi riporta alla migliore normalità un esempio di controcultura. Sì, perché la cultura oggi è meglio lasciarla perdere, castrata com’è da salotti buoni, parolieri d’ogni stagione, amanti dei culi eccellenti e vanesi portatori soltanto del proprio Ego. Nessun Dorma, invece, è un esperimento interessante. Non dico che lo sia stato, uso apposta il presente: proprio perché sfoglio la rivista e anche la sua scelta grafica (compresi alcuni contributi stampati con la calligrafia degli Autori) fa forte il mio istinto critico e c’è da augurarsi di tornare a leggere future copie. pensando che sì; c’è la possibilità di Parlare anche qui ad alta voce. Si può volare oltre il proprio naso.

Nulla di più. Fanculo la pigrizia come ulteriore insidia del Dolore. Perfino l’afa dei giorni scorsi sarà un ricordo, infine. Intanto, grazie Maestro Brigante. E tanto basta.

(Trebisacce, 27 Luglio 2023)

…..

P. S.: non solo veranda. Per curiosità partecipo alla presentazione d’un libro locale. Prende la parola la professoressa Elirosa Gatto e finalmente si parla di Letteratura. In italiano perfino. Come dev’essere quando si vuole discutere di Scrittura. Il resto è fuffa: congiuntivi barattati con i calippi, piazzette confuse con anfiteatri, bambine che giocano a fare le opinioniste su tutto. E qui Miliuccio s’obbliga al silenzio: era meglio pigro, mi sa…

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