La strada ritrovata

Un cantiere. Dieci, cento. La ferrovia, la Nazionale. I tubi, la fibra, le case. Una vanga, una ruspa. Tutto normale. E poi ecco l’Antica Roma.

Siamo sul vecchio percorso della 106. Poche centinaia di metri e ci sta la curva della Fornace, un altro capitolo del libro locale che i giovani non conoscono. Pochi istanti e si è nella Marina di Trebisacce. A sinistra ci stanno i Giardini dove regna il Biondo trebisaccese, un arancio dai frutti tardivi che i locali ancora non hanno imparato a sfruttare davvero e fino in fondo. A destra ci sta la ferrovia a un binario e a un treno e mezzo al giorno.

Vanno riparate alcune tubature e si scava. Lo abbiamo detto: non è la prima volta che una ruspa fa il suo lavoro qui. Fiumi di cemento fanno da cornice al luogo che ha un nome e un passato interessante, in fatto di scavi. Contrada Chiusa: qualche decennio fa già si è trovato qualcosa. Costruendo una casa sono balzate fuori i resti del magazzino di una villa romana del I secolo dopo Cristo. Tanto clamore e poi addio. Oggi tutto è coperto da una coltre di erbacce e immondizie varie.

Anno Domini 2021, in queste ore. Si apre l’asfalto della 106 ed ecco che balzano fuori delle pietre sin troppo particolari. Semplici mazzacan? No. Ancora una volta è la Roma Imperiale che respira sotto il sole della Sibaritide. Ecco dei resti di una strada romana. E ora? Arriva un’archeologa, si scavano due trincee. Si analizzano pietre e cocci. Per adesso, nulla di più. Senza neppure il clamore del passato. Zitto tu e zitto io. Due semafori per il traffico. Il caldo estivo che già bussa alle porte,

Che fine ha fatto il resto dei resti? La strada, la villa o le ville romane del magazzino dimenticato. I cocci, le anfore, le pietre antiche. Nessuno prima ha trovato nulla? Non si è compreso il valore di quei mazzacan o si è coperto tutto e ciao core? Troppe domande, eh… eppure ce ne sono almeno altre due che si propongono: nessuno ne parla, perché? E, soprattutto, adesso che cosa succederà, adesso?

Ah, saperlo…

Contrada Chiusa di Trebisacce

(Trebisacce, 12 maggio 2021)

Un commento su “La strada ritrovata”

  1. Cosa succederà? Me lo chiedo pure io. Finirà tutto nel dimenticatoio. Non si può fermare il progresso e, purtroppo, il passato e la nostra storia non interessano a sufficienza.

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