Per un bacio rubato
ti avrei perdonata volentieri:
per il calore delle tue
braccia avrei barattato ogni
altra cara illusione.
La notte scivola così sui
miei pensieri muti,
accende passioni già sopite,
recita Versi che non
fanno male alle nostre anime:
ci sei, tu, musa d’aprile,
o sei già una nuvola d’argento
oltre ogni mia parola?
Le tue labbra bruciano tremule
e io ne so il gusto quando
mi parlano da vicino e dappresso
sono gemme vive.
Regalami ancora il loro sospiro
che sa di storia, che
sa di confini perduti, di vento che
sfiora i fianchi dei miei
canali calabresi quando l’alba
vale più d’una promessa.
Rubami un bacio: e questo cuore
mio senza più scudo sarà
per te il miglior perdono.
(29 marzo 2014)