Mi disse: forse verrà
un giorno in cui le tue
parole saranno il mio
nuovo tatuaggio.
Pareva decisa, d’un
tratto aveva preso la
sua vita in mano.
Sorrideva…
Panta rei, ripeteva:
e sognava. Gatti liberi
sui tetti, lune folli,
passioni sincere, due
versi di Pavese.
Ma aveva dentro il
Tempo, ed egli l’uccise.
Non ci credette fino
in fondo, non digerì del
tutto quell’unica
verità nel suo sangue:
così spense quel suo
sorriso bambino e di due
solitudini, le nostre, non
seppe come farne
una.
(14 aprile 2014)