E sono qui.
Con i miei fantasmi:
chi non ci sta più,
chi non potrà tornare.
Ci sono
e ora questo conta,
nella burrasca d’una
nuova lacrima, nel
boato d’un vento che
non dà tregua. Eccomi.
senza maschere e
senza più voce: nel
silenzio d’un viaggio
che non ha più meta,
nel colore tenue
d’un sentiero senza più
senso. Vecchio forse,
ma vivo ancora.
Debole e per questo
di nuovo in piedi. Nudo:
nel battito furente
di questo mio cuore
maledetto che ancora
mi fa da
bussola.
(22 febbraio 2014)