Eppure, qualcosa rimane.
Nella cenere della nostra
carne, sulla rotta delle vite
che passano, in una lacrima,
l’ultima, d’Amore.
Nulla davvero vola via
per sempre. Restano i nomi,
come lontani porti in cui
rifugiarsi, restano i battiti
d’antichi cuori che si
ebbero. Restiamo noi:
nel boato infinito di
quell’ultimo granello
di sabbia fine che
scivola nella clessidra
del nostro destino.
(2 dicembre 2013)