Cattolici alle urne

“I cattolici senza partito?” Questo è il titolo di un libro di Giorgio Merlo, recensito sulla rivista “Civiltà Cattolica” del maggio scorso da Francesco Occhetta.

E’ da tener presente le categorie fondamentali che hanno contraddistinto la presenza dei cattolici in politica, come il radicamento territoriale, la rappresentatività sociale, l’elaborazione culturale e la militanza. E’ noto che gli attuali partiti dei leader, ridotti a comitati elettorali, hanno svuotato il ruolo e la funzione dei partiti del 900.

Merlo li definisce “la partitocrazia del Novecento senza partiti”. Tuttavia potrebbero aprire uno scenario nuovo, il ritorno del sistema proporzionale e l’attenzione a una nuova rappresentanza del mondo cattolico come, ha messo in risalto il cardinale Bassetti presidente della Cei .

Ciò pone due domande: potrà nascere un nuovo partito d’ispirazione cristiana? I cattolici si organizzeranno in correnti all’interno dei partiti esistenti?

A queste domande l’autore del libro non risponde, ma rilancia le ragioni del popolarismo per elaborare una vera politica a vantaggio dei ceti popolari. E’ questa l’origine dell’ appartenenza dei cattolici in politica.

Luigi Fabiano

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